I due palazzi Vatrella nel centro storico di Crotone

Crotone, localizzazione dei due palazzi Vatrella (foto di Antonello Scerra).

Alla metà dell’Ottocento troviamo due palazzi dei Vatrella, uno in parrocchia di Santa Veneranda ed uno in quella di Santa Maria. Essi sono localizzati nella “Topografia della “Crotona” antica”. Nicola Sculco descrivendo gli edifici e le strade di Crotone, nomina “Strada Vatrella “una delle sei strade, che scendono da Piazza Castello. Essa, partendo dal palazzo dei Vatrella, scende per “case Cammariere, Bianchi, Covelli, Gabriele Berlingieri, e piegando, il Monastero e Chiesa di Santa Chiara … Piazza Lorda”. Sempre nella stessa “Topografia” leggiamo che “al largo detto S. Angelo, circondano detta piazza, la casa Vatrella ed altre casette matte. A poca distanza esiste una piccola porta ferrata e che da un condotto lungo si versa a mare”.[i]

Anche in un elenco delle strade comunali del 1868 troviamo i due palazzi. Esso descrive la strada che “dalle fucine vicino la cattedrale (piazza Lorda) per Santa Chiara, Berlingeri Gabriele, Pantisano, Cammariere, Vatrella (alle) mura Lucifero”. Mentre una “Strada detta di Bruno” va dalla casa Bruno, Vennera, Largo Vittorio Emanuele, Corso Vittorio Emanuele, Piazza del Duomo, Casa Macrì, Alfì, Palermo, Maccarrone, Vatrella, Giardino Albano, panetica di Fonte e si riunisce a Bruno. Ancora oggi ad indicare uno dei palazzi Vatrella troviamo nel centro storico il “Vico Vatrella”, mentre l’altro è oggi indicato come Palazzo Fonte in piazza Sant’Angelo.

Crotone, il palazzo Vatrella al largo S. Angelo in parrocchia di Santa Maria.

La famiglia Vatrella

I Vatrella compaiono a Crotone nella prima metà del Settecento. Antonio Vatrella nel Catasto Onciario di Crotone del 1743 è descritto come “cittadino Magazzaniero di grani, ed altre vettovaglie d’anni 30. Coniugato con Antonia Jozzi d’anni 21. Ha due figli: Maria Maddalena d’anni uno[ii] e Nicola figlio naturale d’anni 5. Egli abita in casa propria, portata in dote dalla moglie Antonia Jozzi, che è situata nella parrocchia di Santa Veneranda. La casa è gravata da “un censo d’annui ducati 6, per capitale dovuto al Reverendo Capitolo di questa Città di ducati 100, ne possiede altri effetti.”[iii] La casa in precedenza era stata posseduta da Domenico Suppa.[iv] Ancora alla fine del Settecento il capitolo esigerà il censo sopra la casa del fu Antonio Vatrella.[v] Morto Antonio Vatrella la casa gravata dal suo censo passerà in possesso del figlio Michele Vatrella.

Il notaio Michele Vatrella (1785-1808)

Michele Vatrella, altro figlio di Antonio, svolse l’incarico di “Regio ad contractus Judice”, come compare in alcuni atti notarili tra il 1768 ed il 1772,[vi] poi esercitò dal 1785 al 1808 la professione notarile. Alla fine del Settecento egli possiede due case: una acquistata dalla Cassa Sacra, che era stata posseduta da Dionisio Siciliano[vii] ed un’altra, ereditata dal padre, che era stata di Antonio Cavaliere.[viii] Egli diede in fitto la casa ereditata dal padre, mentre abitò in quella acquistata dalla Cassa Sacra, che era stata di Dionisio Siciliano in parrocchia di Santa Veneranda.[ix] In questi anni trasformò la sua casa di abitazione, situata in parrocchia di Santa Veneranda, in palazzo, acquisendo delle case vicine, tra le quali quella del mastro falegname Andrea Mirielli.[x] Egli si stabilì nella parte inferiore, mentre diede in fitto sia la parte superiore, sia la casa ereditata dal padre.[xi]

Crotone, il palazzo Vatrella in parrocchia di Santa Veneranda.

Il canonico Raffaele Vatrella (1744-1792)

Raffaele ascese al sacerdozio. Insegnò teologia dogmatica nel seminario di Crotone e nel gennaio 1776, ottenne il canonicato della cattedrale sotto il titolo delle Cinque Piaghe e di San Francesco d’Assisi.[xii]

Svolse vari incarichi. Fu rettore del Monte dei Morti del Purgatorio[xiii] e procuratore del monastero delle clarisse di Santa Chiara.[xiv] Rettore/amministratore del canonicato sotto il titolo delle Cinque Piaghe, resse il canonicato fino alla morte, avvenuta nel maggio 1791.[xv]

Il notaio Antonio Vatrella (1807-1848)

Oltre ad esercitare l’ufficio di notaio, fu anche avvocato del monastero di Santa Chiara, incaricato a seguire le cause nella Regia Giudicatura.[xvi]

Il sacerdote Giuseppe Vatrella (1848-1877)

Suddiacono nel novembre 1831[xvii] e poi diacono. Come tale compare nel giugno 1847 assieme a Filippo Alfì in un processo a carico del Sotto Intendente D. Antonio Bonafede.[xviii] Il 10 marzo 1848 è consacrato sacerdote.[xix] Insegnò Belle Lettere ai seminaristi di Crotone e fra i suoi alunni ebbe il poeta Gaetano Rodio di Isola.[xx] Abitò in un palazzo in piazza Sant’Angelo, palazzo che poi passò ai Fonte.

Crotone, il palazzo Vatrella in parrocchia di Santa Veneranda.

Altri Vatrella presenti a Crotone nella seconda metà dell’Ottocento

Dagli atti del notaio Fonte Francesco (1851-1875) ricaviamo altre notizie sui Vatrella. D. Raffaele Vatrella si unì con Lucrezia De Meo[xxi] ed ebbero un figlio di nome Raffaele.[xxii] Franceschina Vatrella sposò Giuseppe Rizzuti.[xxiii] Gesuina Vatrella, figlia di Teresa Labonia, sposò Cesare Pignatari.[xxiv] Vatrella, che vissero a Crotone nella seconda metà dell’Ottocento, furono anche Vincenzo Maria,[xxv] Lucrezia, Alfonso e Antonio.[xxvi]

La Chiusa Vatrella

“Prima di giungere nel vallone detto dei Cudi alla strada nuova, al termine della Chiusa Vatrella ora Zurlo, si ergeva un cumulo di pietre. Nel 1844, venne distrutto ed innalzata una cappelluccia a spese del Sotto- Intendente Bonafede Antonio che vi collocò un quadro di S. Francesco di Paola. Nel 1897 si scoprì alla profondità di 1 ½ un antico e colossale sepolcro, che giaceva in vicinanza della casetta ferroviaria sita nel valloncello del detto fondo. Non si trovarono né monete, né tracce di stoviglie”.[xxvii]

Crotone, il palazzo Vatrella in parrocchia di Santa Veneranda.

Note


[i] Dal manoscritto di Nicola Sculco, Topografia della Crotona Antica, 1868.

[ii] Maria Maddalena Vatrella sposò Francesco Gerace, come risulta da un atto di vendita dell’agosto 1771 col quale i due coniugi cedono, ottenuta prima una dispensa regia, la casa dotale ai coniugi Nicola e Teresa Scavello. ASCZ, Not. Antonio Asturi, Busta 917, anno 1771, f. 77.

[iii] ASN, Cam. Som. Catasto Onciario dell’Università di Cotrone del 1743, vol. 6955, f. 10.

[iv] “Domenico Suppa sopra il magazeno, che comprò dal Pio Seminario per il Capitale di Duc. cento come per Istrom(en)to per N(otar)o Pelio Tirioli à 29 Luglio 1729 e per esso ad Ant(oni)o Vatrella sopra la sua casa comprata dal sud.o Suppa an(nui) Duc. Sei.” AVC, Platea del Rev. Capitolo per gli anni 1758 e 1759, f. 14.

[v] Il capitolo esige sopra la casa del q.m Antonio Vatrella annui duc. 5 franchi di fiscali. AVC, Catasto di Cotrone 1793, f. 149v.

[vi] Crotone, 26 giugno 1768: Michaele Vatrella Reg. ad Cont. Judice. ASCZ, Not. Nicolao Rotella, Busta 1129, anno 1768, f. 242v. Crotone, 18 agosto 1769: Michaele Vatrella Regio ad contractus judice. ASCZ, Not. Antonio Asturi, Busta 917, anno 1769, f. 177. Crotone, 30 settembre 1769: Michele Vatrella regio giudice a contratti. Crotone, 4 agosto 1770: Mag.cus Michaele Vatrella Reg. ad contractus Giudice. ASCZ, Not. Nicola Rotella, Busta 1130, anno 1770, f. 113. Crotone, aprile 1772: Mag.cus Michaele Vatrella Reg. ad contractus Giudice. ASCZ, Not. Gerardo de Meo, Busta 1326, anno 1772, f. 70v.

[vii] La cappella del SS.mo Sacramento esige un annuo censo “Sopra la casa del fu Dionisio Siciliani in Par.a di S.a Veneranda pel Cap.le di Duc. 50 Stip.to di Not.o Gio. Tirioli de 30 8bre 1759 che dall’Ab. C. S. fu venduta al N.o Vatrella franca e libera per cui ne corrispondea an. 2.50”. AVC, Platea delle Rendite, e pesi della Ven.le Cappella del S.mo Sagramento 1824, f. 9.

[viii] Antonio Cavaliere Negoziante d’an. 55, AVC, Catasto di Crotone 1793, f. 3v; Cavalieri Gasparo Industria della massaria – an. 35. Antonia di Perri moglie – 34; Gio. Francesco figlio – 8; Antonio figlio – 7; Pietro figlio – 5; Vincenzo figlio – 4; Carlo figlio – 2; Lucrezia figlia – 9. Abita in casa locanda in parrocchia di Santa Veneranda, ASN, Cam. Som. Catasto Onciario dell’Università di Cotrone del 1743, vol. 6955, f. 136; Creditori di Carlo Berlingeri. “Il sott.o Isidoro Cavaleri così per la somma di doc.ti 150 per tante robbe presasi dalla mia bottega dal Sig. March. Che per altri conti col medesimo avuti per tutta la quale presente giornata, che anco per altri doc. 100 da detto Sig. March. dovuti per la poliza al q.m Gasparo Cavalieri e per esso ora spettantino al Sig. Antonio Cavalieri, figlio di detto q.m Gasparo e cessionario delli suoi fratelli … Io sott.o Paroco Felice Cavalieri per altri tanti che conseguir devo da detto Sig. March. per averceli improntati come apparisce da poliza dell’istesso a mio favore docati 36.” ASCZ, Not. Felice Antico, Busta 861, anno 1762, f. 153.

[ix] D. Michele Notaio Vatrella di anni 46. Nobile vivente. Possiede una casa, che comprò da Antonio Cavaliere, che serve per uso proprio. Denaro applicato a negozio docati 200. An, r.e 12. AVC, Catasto di Cotrone, 1793, f. 103v. “D. Michele Vatrella N(obile) V(ivente) an. 48. Possiede una casa comprò da Antonio Cavaliere, che serve per uso proprio. Loca quell’altra sua prima paterna, di an. r.a ded.o il 4° per annui D. 15. Denaro a negozio”. Arch. Com. Crot., Catasto di Cotrone, 1795.

[x] Il Canonicato di San Cataldo possiede un capitale sopra la casa di N.o Vatrella per una casa diruta annui 1. 20, AVC. Catasto di Crotone 1793, f 146v. Arch. Com. Crot., Catasto 1805, f. 142v. Il Canonicato di S. Cataldo esige sopra la casa di Andrea Mirielli nella parrocchia di Santa Veneranda per annuo cacone di ducati 1.20, Catasto di Cotrone 1743, f. 215; Andrea Mirielli, fuoco acquisito, mastro falegname di anni 51. Barbera Bertuccia moglie anni 43, Rosaria Bertuccia cognata di anni 50. Abita in casa propria in parrocchia di Santa Veneranda gravata di car.ni 12 d’annuo Canone alla Chiesa della SS.ma Annunciata, ed altri annui Car.ni 16 per Capitale di D. 20 al Canonicato sotto tit.o di S. Nicolò di q.a Cattedrale. ASN, Cam. Som. Catasto Onciario dell’Università di Cotrone del 1743, vol. 6955, ff. 15v- 16r.

[xi] “D. Michele Vatrella Reg.o N.o d’anni 52 Abita nel Palazzo proprio. Possiede una casa Paterna, che loca di annua r.a franca d’acconci D. 9. Più una Bottega di rimpetto S. Gio. di Dio che comprò dall’Eredi del q.m Giuseppe Siciliano del fu Giandomenico D.a Rachele Messina per Instr.o di N.o Falbo del 1801 d’ann.a r.a franca d’acconci D.6. loca il piano superiore del suo palazzo di abitazione (che comprò da D. Antonio Cavaliere che di annua r.a franco di acconci 12. Danaro a negozio D. 200. Paga ogni anno per jus soli di detta Bottega). Arch. Com. Crot. Catasto 1805, f. 96; Il Capitolo esige un annuo censo di ducati 5 sopra la casa del Notaio Vatrella. Arch. Com. Crot., Catasto 1805, f. 144v.

[xii] Gennaio 1776. “De Canonicatu Quinque Plagarum et S. Francisci Assisiensis cathedralis Cotronen., vac. per translationem Vincentii Smars ad canonicatum SS. Annuntiationis, providetur Raphaele Vetrella, pbro oriundo 33 an., in Seminario Theologiae dogmaticae lectori, ad curam animarum bis in concursu approbato et munus parochi exercenti, ab Ordinario commenadato.” Russo F., Regesto, XII, 66903.

[xiii] “Il secondo (monte) detto di Morti, che ha la sua chiesa particolare sotto il titolo del Purgatorio, con molti dispacci Reali è stato dichiarato di natura sua ecclesiastico e vien governato dal vescovo, tanto per lo spirituale, che pel temporale a tenore di essi Dispacci Reali, e vi è rettore il R. canonico Raffaele Vatrella.” AVC, Nota delle Chiese e Luoghi pii ecclesiastici e secolari esistenti nel distretto della giurisdizione del Regio Governatore della Città di Cotrone, 1777.

[xiv] Il 21 maggio 1784 il tenente Vincenzo Milelli, assieme al vescovo di Crotone Mons. Giuseppe Capocchiani, al regio governatore della città D. Alessandro Castriota Scanderberg, alla “persona probba” D. Carlo Albani ed al cancelliere dell’università, si recò nel monastero di Santa Chiara, per compilare in presenza del procuratore del monastero, il reverendo Raffaele Vatrella, l’inventario. 1784. Cotrone. Inventario del monastero delle Monache di S.ta Chiara. In carte scritte n. ventuno. C. S. n. 21, ASCZ. 268/4. Conti del Canonico D. Raffaele Vatrella interino procuratore del Monastero di Santa Chiara di Crotone. Ripartimento di Crotone. Monastero di Santa Chiara Interina amministrazione da giugno 1784 ad aprile 1785.

[xv] Carte che riguardano la vacanza del Canonicato sotto il titolo delle Cinque Piaghe per morte di D. Raffaele Vatrella, ASCZ, C. S. Segreteria Ecclesiastica, B. 55, fasc. 952, 1791. Novembre 1792, “De canonicatu SS. Quinque Plagarum cathedralis Cotronen. vac. per ob. Raphaelis Vetrella, de mense Maii def., providetur Felici Maccarone”. Russo F., Regesto, XII, 68538.

[xvi] “Dichiaro io qui sottoscritto Antonio Vatrella di Cotrone aver ricevuto dal Signor Parroco D. Isidoro Cavaliere qual Procuratore del Venerabile Monastero di S. Chiara la somma di Docati sei, sono in saldo del mio onorario maturato a venti Novembre ultimo, e che riguarda l’annata cominciata a 20 Maggio di questo anno per spirare nello stesso giorno del venturo anno milleottocentotrentadue. Cotrone otto Dicembre 1800 trentuno. Dottor Antonio Vatrella ho ricevuto ut sopra. AVC, Platea del monastero di S. Chiara, 1831, Cart. 81. “la somma di docati sei per metà di onorario maturato in questo mese e che percepisco come avvocato del Pio stabilimento per le cause nella Regia Giudicatura. A cautela Cotrone 20 Maggio 1831 come Avvocato del Pio Stabilimento. Antonio Vatrella ho ricevuto come sopra.” AVC, Platea S. Chiara cit., 1831.

[xvii] Anniversario delle Monache defunte 3 9bre 1831. Sudd.o Vatrella. AVC, Platea del monastero di S. Chiara, 1831, Cart. 81.

[xviii] ASCZ, Catanzaro 12 Giugno 1847. Lettera della Procura Generale del Re al Vescovo di Cotrone. Parla della istruzione apertasi a carico del Sottointendente D. Antonio Bonafede riguardante il fatto arbitrario contro del sacerdote Vatrella e l’altro fatto arbitrario contro Filippo Alfì.

[xix] 10 marzo 1848. “Pro Iosepho Vatrella diacono Cotronen. Dioc. Dispensatio super defectu aetatis – 6 m. – ad presbyteratus ordinem”. Russo F., Regesto, XIV, 76676.

[xx] Da una relazione compilata dal canonico penitenziere Pasquale Messina nel 1853, si sa che i seminaristi in quell’anno erano 23. Il rettore era il reverendo Giovan Battista Grimaldi di 49 anni (“ottimo per morale ma insufficiente per governare”), il vice rettore il reverendo Vincenzo de Vennera, il maestro di teologia dommatica e morale Girolamo Calojero (“non si scorge molto profitto”), il maestro di filosofia l’arcidiacono Fedele Carvelli di 38 anni (“poche lezioni in un anno e ora è assente per causa di salute”), il maestro di matematica e fisica Francesco La Piccola (“la matematica si fa una volta il giorno per la fisica non vi sono giovani”), il maestro di Belle Lettere Giuseppe Vatrella (“alle volte non viene ad ora giusta”), il maestro di umanità bassa Vincenzo de Vennera (“è assente e viene suplito”), il maestro de primi rudimenti Vincenzo Carvelli (“l’unico assiduo”), il maestro di casa Lorenzo Aquilino (“si potrebbe avere un altro più accorto”), il medico Giacinto Calojero. La maggior parte degli insegnanti facevano parte del capitolo della cattedrale di crotone. AVC, Relazione fatta dal Penitenziere Pasquale Messina.

[xxi] Crotone, 9 maggio 1870. Il Signor Raffaele Vatrella à sottoscritto una procura per atto privato alla presenza nostra e dei testimoni Pasquale Cavaliere e Vincenzo Garrieri domiciliati in Cotrone. ASCZ, Notaio Francesco Fonte, Repertorio degli Atti Pubblici, B. 809, Cotrone 18 Aprile 1874.

[xxii] ASCZ, Notaio Francesco Fonte, cit., n. 53.

[xxiii] Cotrone 12 maggio 1868. Franceschina Vatrella e Luigi Berlingeri domiciliati in Cotrone. Istrumento di cessione per un credito di lire 5087 e venticinque centesimi fatta dalla signora Vatrella in favore di Luigi Berlingeri contro il signor Giovanni Foresta di Cutro. ASCZ, Notaio Francesco Fonte, Repertorio degli Atti Pubblici, B. 809, Cotrone, 12 maggio 1868. Franceschina Vatrella, “Donazione fatta a se stessa dalla signora Vatrella per lire 9980 e centesimi 50 in occasione del matrimonio tra lei e Giuseppe Rizzuti nella quale …”. ASCZ, Not. Francesco Fonte, cit.

[xxiv] “Cotrone 9 marzo 1867. In occasione del matrimonio conchiuso tra la Signora Gesuina Vatrella ed il Signor Cesare Pignatari, la madre della futura sposa Teresa Labonia le à costituito in dote una quota parte di casamento e contante la somma di lire tremila quattrocento, pagabile il contante sei agosto prossimo Michele Antonio Labonia e Antonio e Teresa Vatrella in conclusione di detto matrimonio hanno fatto donazione verso la figlia e nepote Gesuina Vatrella per lire ottocento cinquanta ognuno di loro”. ASCZ, Not. Francesco Fonte, cit., n. 27.

[xxv] Cotrone, 10 ottobre 1868. Vincenzo Maria Vatrella. Testamento stipulato il 14 febbraio 1863. ASCZ, Not. Francesco Fonte, cit.

[xxvi] Cotrone, 6 novembre 1864. “Donazione tra vivi di diritti ereditari, fatta dalla signora Lucrezia Vatrella verso il figlio Antonio Cammisseva accettata per la sua minore età dallo zio Alfonso Vatrella colla qualità di tutore surrogato.” Cotrone, 18 aprile 1875. “Dichiarazione di debito per lire 332 fatta solidariamente dai coniugi Francesco Zito e Maria Condò, verso il Signor Lacamera per farne costui il pagamento colla garanzia del Signor Antonio Vatrella, vale a dire nel modo seguente lire 32 il giugno prossimo”. ASCZ, Not. Francesco Fonte, cit. n. 52.

[xxvii] Dal manoscritto di Nicola Sculco, Topografia della Crotona Antica, 1868.


Creato il 4 Febbraio 2025. Ultima modifica: 4 Febbraio 2025.

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